Aderisco alla manifestazione del primo luglio in maniera molto convinta. Penso infatti che in questo paese abbiamo bisogno di verità e di giustizia e non di occultare la verità e la giustizia.
Penso che la vicenda che ho vissuto in prima persona, da terremotata, da colpita nei miei affetti più cari e da responsabile di un’ istituzione importante, mi induca ancor di più a spingere affinchè questa legge non venga approvata e ad aderire ad ogni mobilitazione che sia finalizzata ad impedire questo misfatto.
Abbiamo vissuto in diretta, ogni giorno, quello che può essere un’ informazione deformata.
E anche la vicenda delle intercettazioni che ha riguardato il terremoto dell'Aquila è stata una vicenda importante. Sarebbe stato grave non poter sapere che c’era gente che rideva di noi alle 3 e 32, pensando già a come lucrare sugli affari del terremoto.
E’ uno dei tanti motivi per cui penso che questa legge non debba essere approvata, e che invece debbano essere garantite nel nostro paese le libertà, tutte le libertà, ivi compresa quella di informare.
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