martedì 29 giugno 2010

PATRIZIA ALDROVANDI: "Se il ddl intercettazioni fosse stata in vigore il caso di mio figlio sarebbe stato archiviato" – VERSO PIAZZA NAVONA

Signora Aldovrandi aderisce alla manifestazione del primo luglio contro il Ddl Alfano, la cosiddetta legge bavaglio?
Aderisco, penso che sia fondamentale, inderogabile, che la Federazione della Stampa così come la gente comune aderisca a questa richiesta, perché è una esigenza di tutti; secondo me si stanno minando i diritti di chi trova voce solo attraverso la stampa… questo è il mio caso.

Proprio questo è l’aspetto che ci interessa sottolineare; nel caso fosse stata già in vigore la legge sulle intercettazioni il suo caso non sarebbe mai venuto fuori…
Esattamente. Penso che le persone come me, cioè i comuni cittadini, non avrebbero potuto dire la propria verità, né tantomeno, cosa più importante, il resto dell’Italia avrebbe mai potuto sapere cosa era veramente successo. Questo è stato possibile grazie alla stampa… in molte forme, dalla carta stampata alle televisioni, a internet. Solo grazie a questo abbiamo potuto sollevare la richiesta di verità e anche di giustizia che insieme con noi ha chiesto tanta gente. Con questo siamo arrivati ad un processo che altrimenti, come ci avevano già detto, stava per essere archiviato senza alcuna indagine perche tutto si basava sulle dichiarazioni dei poliziotti. Come se avessero più diritti di altri di dire la loro rispetto al resto della gente. Credo che l’unica difesa, l’unica possibilità che abbiamo, è quella di far sentire la nostra voce attraverso la stampa. L’integrale su www.articolo21.org, www.reportersenzarete.org, www.lettera22.it
Per info: 392 5082277

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