C’è un allarme che sta diventando molto alto nel Paese. Non è la prima volta che è stata necessaria la mobilitazione anche contro governanti di segno diverso da quello attuale, ma oggi si sta vivendo una fase di grande delicatezza con attacchi senza precedenti. Non solo disegni di legge bavaglio ma anche azioni forti in sedi giudiziarie e manifestazioni pubbliche che hanno l’oggettivo risultato di costituire una minaccia per chi fa informazione ritenuta non gradita.
L’informazione non si farà mettere il guinzaglio. Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del lavoro e alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo. C’è bisogno urgente di riassumere e promuovere la consapevolezza piena della funzione dell’informazione quale pilastro di ogni democrazia; una funzione che è anche politica ma che non appartiene alla disponibilità del potere. E’ una materia che va sottratta, prima che sia troppo tardi, alle contingenze dei virulenti contrasti politici e che impone pertanto il rispetto dei principi legali e sociali di convivenza di cui è parte integrante.
La Fnsi (di cui l’Assostampa Fvg è l'articolazione territoriale) ritiene che sia necessaria, quindi, una reattività civile nella considerazione che l’informazione è libertà; ogni ferita che essa subisce determina una attenuazione della libertà di tutti. E’ indispensabile che l’informazione possa dare una rappresentazione permanente della vita del Paese, nella pluralità dei punti di vista e di tutte le rappresentanze sociali e culturali e ne racconti liberamente i successi e i problemi.
Tutti i colleghi e i cittadini interessati sono invitati a partecipare
Trieste, capo di piazza Bartoli (piazza Borsa/Unità), sabato 19 ore 17
Presidio e volantinaggio
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