giovedì 20 maggio 2010

INTERCETTAZIONI: CASCINI, SABBIA IN INGRANAGGIO INDAGINI

(ANSA) - ROMA, 20 MAG - ''Se si deve fare una legge del genere meglio abolire le intercettazioni''. A dirlo, in una intervista alla stampa, il segretario dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, secondo il quale ''le nuove disposizioni che si vanno delineando sono solo sabbia negli ingranaggi delle indagini''.
Per Cascini ''l'impianto di fondo della legge non e' stato per nulla modificato'': si vuole ''ridurre l'utilizzo delle intercettazioni sia ambientali che telefoniche e dall'altro si vuol vietare che fatti di rilevanza pubblica, emersi proprio durante le indagini, possano venire pubblicati dalla stampa
anche dopo che sia venuto meno il segreto istruttorio''.
Se coniugare il rispetto della privacy con l'uso degli ascolti ''era un obiettivo condivisibile'', cio' che ''si sta realizzando in queste settimane e' il bavaglio dell'informazione e l'impossibilita' da parte della magistratura di proseguire nelle indagini con lo strumento delle intercettazioni''.
Se la legge gia' fosse in vigore, molte inchieste sarebbero gia' a rischio: ''E' piu' onesto dire che si preferiscono meno indagini, meno accertamenti, pur di evitare che personaggi noti finiscano sui giornali. Questo modo cosi' farraginoso di procedere condiziona tutti e accresce i rischi per la sicurezza dei cittadini''. E il suo pensiero, assicura Cascini ''accomuna anche le forze di polizia giudiziaria che collaborano con noi. Anzi, questi settori che per caratteristica istituzionale siastengono dal dibattito sono ancora piu' preoccupati''.

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