Il diritto di critica è uno dei cardini su cui ruota la libertà di stampa. Per questo, stupisce e preoccupa fortemente che a negare tale diritto sia proprio il vertice del nostro Ordine, che dovrebbe invece essere il primo e più strenuo baluardo contro i tentativi di mettere guinzagli all'informazione che arrivano dal potere politico. E non può certo la campagna elettorale in corso giustificare che i vertici dell'Ordine, pur uscenti, vengano meno al loro ruolo istituzionale e al loro dovere.
Le donne e gli uomini di Quarto Potere esprimono totale solidarietà e si schierano al fianco del collega Ignazio Ingrao, coordinatore di Autonomia e Solidarietà a Roma, che il Segretario uscente del Consiglio nazionale dell'Ordine intende deferire per aver criticato il silenzio dei vertici dell'Ordine proprio sulla battaglia contro il ddl Alfano e contro il rischio che vengano spazzati via, con la sua approvazione, il diritto dei cittadini a essere informati e il diritto-dovere di cronaca dei giornalisti.
Quarto Potere a Roma ha deciso di sostenere e far parte, insieme con Autonomia e Solidarietà e Giornalisti Uniti, di una squadra di colleghe e colleghi che vogliono rinnovare il nostro Ordine e portare al centro della sua attività il presidio della libertà d’informazione. Le giornaliste e i giornalisti di Roma e del Lazio (e in generale di tutta Italia) che tra oggi e domani andranno a votare dovrebbero riflettere sul valore della professione e l'importanza della sua difesa. E scegliere da che parte stare.
Quarto Potere
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