giovedì 1 luglio 2010

Enzo Iacopino (Presidente Odg) “Se passa la norma c’è il dovere della disobbedienza civile”. Ghirra, (Segretario Odg) “Non è un diritto corporativo"

Noi andiamo a Piazza Navona con tantissimi giornalisti italiani, a nome dei giornalisti italiani, per chiedere rispetto per chi lavora nel mondo dell’informazione, rispetto soprattutto per la libertà d’informazione. – lo afferma ai microfoni del Comitato 1 Luglio il neo segretario dell’Ordine dei Giornalisti Giancarlo Ghirra - E’ inaccettabile che il Presidente del Consiglio che mette insieme le due caratteristiche di essere un politico ed un editore, metta in discussione la libertà di stampa. Non lo facciamo per un diritto corporativo. La libertà d’informazione è un diritto dei cittadini. Ai cittadini non può essere negato di sapere cosa fanno i potenti in questo paese. Il tentativo dell’attuale governo è quello di imporre una legge che metta il bavaglio alle notizie. Impedire ai cittadini di poter esercitare la loro sovranità che deve essere affrontata solo sulla conoscenza di ciò che il potere fa. Ecco perché saremo in piazza”. Per il neo Presidente Enzo Iacopino “A me è capitato già di dire che davanti a norme di questo tipo, se tali diventeranno, c’è il dovere della disobbedienza civile, ovviamente questo comporta un impegno, tenendo presente una cosa che molte volte viene trascurata: l’Ordine dei giornalisti è un ente di diritto pubblico. A volte questa responsabilità costringe a far violenza sui sentimenti e quindi anche le dichiarazioni di alcuni di noi che rappresentano l’ordine, magari non testimoniano esattamente quel che abbiamo nel cuore, ma debbono conciliare quel che abbiamo dentro con il dovere che ci deriva da questo ruolo di ente di diritto pubblico”.L’integrale su www.articolo21.org, www.reportersenzarete.org, www.lettera22.it Per info: 392 5082277

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