martedì 29 settembre 2009

Consulta dei Fiduciari e dei Cdr dell'Associazione Stampa Romana aderisce alla "manifestazione civica"

La Consulta dei Fiduciari e dei Cdr dell'Associazione Stampa Romana, facendo proprio il documento della Giunta dell'Asr, aderisce alla manifestazione civica per la Libertà di Stampa indetta dalla Fnsi per il 3 ottobre prossimo in Piazza del Popolo a Roma.
La Consulta denuncia, inoltre, le gravi violazioni al contratto di solidarietà firmato a La7 nella primavera scorsa. A fronte di uno stato di crisi che taglia pesantemente la retribuzione dei colleghi, l'azienda ha proseguito nell'investire in trasmissioni di informazione, senza che questo facesse scendere il numero degli esuberi come previsto dall'accordo. Tutto questo a fronte di segnali molto positivi dal punto di vista economico che dovrebbero indurre l'azienda a tracciare un percorso di uscita dallo stato di crisi.
La Consulta esprime solidarietà ai colleghi della redazione dell'agenzia Grt, da mesi impegnati nel tentativo di ripristinare la legalità contrattuale e sindacale nella loro azienda. La Consulta chiede alla Asr di proseguire con tutte le azioni legali e sindacali a tutela della dignità e della professionalità dei giornalisti. La Consulta invita anche la Fnsi ad accelerare il confronto sul rinnovo del contratto Aeranti-Corallo, rafforzandone le tutele sia normative che salariali.
La Consulta ritiene che sia ormai finito il tempo delle divisioni sul contratto e che sia necessario il rilancio dell'iniziativa sindacale. Occorre vigilare sulla corretta applicazione dell'accordo nazionale, specie nella parte che riguarda la multimedialità. Bisogna incalzare gli editori sulle strategie di rilancio del settore. E' necessario monitorare gli effetti degli stati di crisi e delle ristrutturazioni, anche per elaborare proposte a salvaguardia dell'autonomia e della professionalità dei giornalisti e per ridare attualità alla questione della qualità dell'informazione.
La Consulta ritiene che vada riattivato e rafforzato il lavoro sindacale su precariato e professione autonoma, per estendere le tutele e salvaguardare l'applicazione delle leggi e delle norme.
La Consulta ribadisce, infine, la centralità del Servizio Pubblico nel panorama radiotelevisivo del nostro Paese, per questo condanna la campagna condotta in questi giorni contro il canone Rai. Campagna che, trattandosi di una tassa, si configura oltretutto come istigazione all'evasione fiscale.

Nessun commento: