mercoledì 9 settembre 2009

DON SCIORTINO, IN ITALIA GIORNALI AL SERVIZIO DEI POTENTI

Città del Vaticano, 9 set. - (Adnkronos) - Oggi in Italia i giornali sono al servizio dei potenti, dunque nel Paese c'e' un problema di liberta' di stampa. In quanto ai giornalisti essi non abbiano bavagli e non si prestino a servizi in favore del potere; il problema resta la concentrazione dei mezzi di comunicazione in poche mani. E 'quanto afferma fra l'altro don Antonio Sciortino, direttore di ''Famiglia Cristiana'', in un'intervista al quotidiano dei vescovi,''Avvenire'', dedicata ai temi della liberta' d'informazione. ''Il livello di democrazia di un Paese - afferma don Sciortino - si puo' misurare proprio dal tasso di liberta' della stampa e dalla vivacita' dell'opinione pubblica: ma oggi in Italia i giornali non sono al servizio dei lettori, ma dei potenti di cui invece dovrebbero essere voce critica''. ''Se si arriva a dover fare una manifestazione pubblica - prosegue per difendere la liberta' di stampa, come quella in programmaper il 19, allora io credo che qualche problema in questo senso il Paese ce l'ha''. ''Il vizio di fondo - aggiunge - e' quello della concentrazione dei mezzi di comunicazione in poche mani e dalla quasi totale mancanza di editori puri, che rispondono esclusivamente agli interessi dell'informazione''. ''Altro problema serio e' che in Italiala stampa, invece di essere concorde nella difesa delle proprie prerogative di liberta', di informazione e di critica, si e' frazionata e politicizzata, con giornali contrapposti gli uni agli altri''. In questo senso don Sciortino osserva che sarebbe dispiaciuto dal fatto che il 19 la manifestazione fosse contro la stampa schieratacon il governo. ''La liberta' di informazione e di critica - spiega ildirettore di Famiglia cristiana - in un Paese democratico non deve essere vista come un fastidio, perche' la stampa non e' fatta per adulare; bisogna che i giornalisti non abbiano bavagli e magari facciano autocritica, chiedendosi quanto siano in grado di mantenere la schiena dritta e quanto invece non si prestino a servizi, talora neanche richiesta, a favore del potere''. Quindi don Sciortino osserva: ''Capita anche a noi di essere criticati per delle posizioni che prendiamo, pero' - come e' avvenuto anche nel caso di Dino Boffo -non si entra nel merito delle questioni ma si cerca di delegittimare la persona, attaccandola pesantemente e lanciando avvertimenti e intimidazioni. Questa e' una vera e propria degenerazione del nostro modo di fare informazione''.

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