mercoledì 9 settembre 2009

TG3, STORIA DI LIBERTA' E PLURALISMO

"Dopo i ripetuti attacchi del Presidente del Consiglio Berlusconi al nostro giornale e alla vigilia della definizione della dirigenza del TG3 e di RAI3 lanciamo un allarme contro ogni tentativo di normalizzazione e ci dichiariamo pronti a respingere possibili colpi di mano che potrebbero cancellare l'identità giornalistica della testata", scrive l'assemblea del TG3 in un documento.
"Il TG3 non può diventare un telegiornale geneticamente modificato: chiediamo al CdA di rispettare la nostra storia di libertà e pluralismo, la nostra identità professionale e ricordiamo che lo stesso Presidente Garimberti ha dichiarato che non avrebbe più avallato nomine non condivise né accettato il ricorso a professionalità esterne all'azienda.
Con i telespettatori ci impegniamo a fare ogni sforzo per garantire la qualità dell'informazione del servizio pubblico, un'informazione che non fa spettacolo delle tragedie ma indaga su ciò che le ha provocate, che racconta la società reale e non un paese immaginario.
Un'informazione che dà tutte le notizie, anche quelle 'scomode'".

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