domenica 13 settembre 2009

Mediacoop: l'auspicio di una profonda riforma

Mediacoop ha deciso di accogliere l’invito della FNSI rivolto a “tutte le forze sociali, sindacali, associative ed a tutti i cittadini a partecipare, senza distinzione di parte o di schieramento, alla manifestazione per la libertà dell’informazione”, da essa indetta a Roma per sabato 19 settembre a Piazza del Popolo a partire dalle ore 16. Lo ha deciso perché condivide gli obiettivi della iniziativa. Quello dell’informazione è un sistema malato. Lo sconvolgimento in corso prodotto in tutto il mondo dalle nuove tecnologie e dalla nascita di nuovi media si sovrappone in Italia ad una situazione endemicamente affetta da gravissime contraddizioni. Da un lato la scomparsa – salvo l’esperienza cooperativa - pressoché totale degli editori puri ed il predominio pesante del medium televisivo - la cui missione appare sempre più legata ai ricavi pubblicitari che alla lettura del Paese reale - ove regna un vero e proprio oligopolio, dall’altro il mondo editoriale in crisi ove la drastica riduzione congiunturale delle entrate pubblicitarie ne aggrava lo strutturale squilibrio a favore della televisione.Tutto ciò nel quadro di un persistente conflitto di interessi che coinvolge il Presidente del Consiglio, di un imbarbarimento della lotta politica, di un uso esasperato dello spoil system che colpisce professionalità ed autonomia e di un coacervo di intimidazioni volto a ridurre ulteriormente il pluralismo e la libertà dell’informazione. Una situazione che potrebbe peggiorare se fosse approvato, nell’attuale stesura, il disegno di legge in tema di intercettazioni che introdurrebbe ingiustificate limitazioni al diritto di cronaca. L’allarme è molto diffuso: sono in gioco i principi fondamentali che hanno regolato la vita del nostro Paese e la qualità e lo spessore della nostra democrazia. Occorre mettere mano rapidamente, come sostenuto da gran parte del mondo associativo del settore, alla ridefinizione delle regole, al rafforzamento delle funzioni di vigilanza e di controllo, ad una profonda riforma del sistema complessivo dell’informazione. E’ certamente compito delle imprese e dei loro operatori garantire la qualità di una informazione caratterizzata da una rappresentazione oggettiva della realtà, da una costante ricerca della verità al di fuori di ogni condizionamento, da un profondo rispetto di un etica professionale quale quella richiesta da un settore così delicato per la vita democratica del Paese. Ma è compito del Governo e del Parlamento predisporre norme, regolamenti e provvedimenti capaci di consentire lo sviluppo di un moderno, aperto e pluralista sistema della comunicazione. Per queste ragioni Mediacoop, oltre a manifestare la propria solidarietà ai giornalisti e alle testate sotto attacco, ha deciso di aderire all’appello lanciato dalla FNSI.

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